Con queste quantità fate 1 pandoro da circa 700g
INGREDIENTI:
lievito madre, 70g (circa 40-50% di idratazione).
scottatura di amido
1 tuorlo
25g di zucchero
20g di amido di riso
66g di latte
33g di panna
primo impasto;
il lievito scelto
la scottatura d'amido
54g di latte fresco intero
50g di farina tecnica per grandi lievitati (la 100% manitoba de le farine magiche è ottima ma va bene qualsiasi farina molto forte)
1 goccio di marsala (circa 5g)
secondo impasto;
il primo impasto
113g di farina tecnica per grandi lievitati
15g di burro
25g di zucchero
un uovo (se fate due pandori aggiungete solo un tuorlo piuttosto che un altro uovo).
1g di sale
MIx aromatico o burro aromatizzato;
65g di burro
10g di miele
20g di cioccolato (se volete l'interno come quello tradizionale usate cioccolato bianco)
5g di vaniglia
5g di marsala
la scorza di un arancia o quella di un limone
terzo impasto:
il burro aromatizzato
112g di farina tecnica per grandi lievitati
65g di zucchero a velo
7g di latte
1 uovo
Inizia almeno il giorno prima e fai lievitare il lievito madre per 3 volte (deve raddoppiare ad ogni rinfresco).
Il giorno prima, prepara anche la scottatura d'amido mescolando gli ingredienti sopra, mettendoli in una pentola e scaldandola finché non la scottatura d'amido non si addensa un poco.
Va fatta raffreddare prima di usarla.
Per il primo impasto, il più semplice: metti il lievito madre a pezzetti nel latte e scioglilo (non deve essere sciolto al 100%, basta lasciarlo sciogliere per 5 minuti circa mescolando).
Aggiungi tutti gli altri ingredienti e mescola.
Dovrai aspettare circa 12 ore prima di continuare. Questo primo impasto sarà molto umido e non riuscirà a gonfiarsi, ma ci saranno delle bolle.
Per il secondo impasto, dovrai aggiungere farina e zucchero al primo impasto e impastare in una planetaria.
Devi sviluppare la maglia glutinica prima di aggiungere l'uovo e il burro (entrambi devono essere freddi di frigorifero in modo che il lungo impastare non surriscaldi l'impasto).
Ogni volta che aggiungi un ingrediente, l'impasto deve essere molto forte (non sempre si formerà il velo ma almeno non deve spezzarsi). Controlla la temperatura dell'impasto di tanto in tanto... se supera i 30°C, lascialo riposare in frigorifero per 20-40 minuti e dopo 20 minuti fai una piega in modo che si raffreddi in modo uniforme.
Se il tuo impasto è una zuppa dopo aver fatto tutto questo due volte e aver mescolato per più di 5 minuti con la planetaria ogni volta (può succedere ogni tanto a causa dell'umidità nell'aria), aggiungi un po' di farina (inizia con 30 g), mescola ancora un po', lascialo riposare per 40 minuti e cerca di far sviluppare nuovamente il glutine.
Non aggiungere mai troppa farina e non aspettarti mai un risultato immediato. Dovresti cercare di aggiungerne la quantità minima necessaria per ottenere un impasto che possa formare un velo.
Lascialo riposare a temperatura ambiente finché non triplica di volume (in estate triplicherà in circa 8-9 ore, in inverno 12 ore... ma ogni lievito madre è diverso, quindi dovresti cercare di ottenere il triplo del volume invece di concentrarti sul tempo).
Potresti averlo già fatto, ma in caso contrario questa è la tua ultima possibilità per preparare il burro aromatico. Mescola tutto con un frullatore/frullatore a immersione e metti in frigo.
Per l'ultimo impasto, procedere come per il secondo... mescolare a mano la farina, lo zucchero e il latte al secondo impasto fino a ottenere un composto omogeneo (se si usa una planetaria in questa fase la farina e lo zucchero va velo potrebbero schizzar via dalla ciotola quindi è importante incorporarli un poco prima), dopodiché si può trasferirlo di nuovo nella planetaria.
Una volta ripristinata la maglia glutinica, aggiungere l'uovo e poi il burro aromatizzato a pezzetti.
Adagiarlo sul piano di lavoro, fare delle pieghe e lasciarlo riposare per 1 ora coperto con un canovaccio.
Se necessario, dividere l'impasto in più impasti (a seconda della grandezza della forma che si ha).
Mettere un po' di burro in più tra le mani e schiacciare l'impasto premendolo con le mani imburrate, facendo delle pieghe... l'idea è di incorporare più burro nell'impasto in quest'ultimo punto, mentre si fa in modo che le bolle d'aria all'interno siano piccole e uniformi.
Imburrare lo stampo di alluminio.
Lasciar lievitare il pandoro per diverse ore a temperatura ambiente (circa il tempo della seconda lievitazione), senza coprirlo.
Poco prima di infornarlo, infilare un ferro da maglia pulito al centro, circa 4 volte fino al fondo, in 4 punti diversi. L'idea è quella di evitare bolle d'aria sul fondo: dovrebbe sgonfiarsi solo un poco, ma comunque reggere.
Cuocere in forno statico a 200°C per 20 minuti, dopo 10 minuti coprire con un foglio di alluminio e inserire la sonda di un termometro al centro.
Lasciar cuocere a 170°C ventilato fino a quando la temperatura interna non raggiunge i 93°C.
Lasciare raffreddare per 4 ore nello stampo, coprendolo con un canovaccio.
Sformare e mettere in un sacchetto di plastica per alimenti spruzzando alcol alimentare a 96°. L'idea principale è che debba riposare almeno 48 ore, massimo 14 giorni, l'alcol (insieme all'acidità del lievito madre) impedisce la formazione di muffe, l'alcol superficiale inoltre evaporerà non appena si riapre il sacchetto.
Mangiarlo ricoperto di zucchero a velo.
Perché un pandoro estivo? Perché se lo prepari in inverno non potrai mangiarlo a colazione perché gli altri lo finiranno in giornata, mentre se lo prepari in estate potrai gustarlo per circa 2-3 giorni (chi sto prendendo in giro, non durerà di più).