Il solone: tipo a cui rispondo dicendo che basta lui sia un tipo tranquillo ed è ben accetto, e comincia a raccontarmi a lamentarsi di tutte le sua disgrazie. "Sai sì, sono tranquillo e non porterei nessuno a casa, non ho amici e tantomeno la ragazza, non avrei nessuno da portare. In due anni qui ho solo conosciuto un tipo ma adesso anche lui non mi chiama più". Ci ho parlato un po' perché in realtà mi dispiaceva, ma come si suol dire gli ho dato una mano e si è preso tutto il braccio, dopo una settimana in cui mi scriveva continuamente ho pensato che tanto buona, ma questo in casa non ce lo volevo. Ho cercato di dirgli che il proprietario voleva solo studenti e non lavoratori (cosa vera, tra l'altro, ma lui non mi aveva accennato al fatto che non studiasse), e apriti cielo. "Succede sempre così, vogliono solo studenti, la vita è ingiusta ecc.". Ho dovuto bloccarlo perché non accennava a fermarsi anche dopo giorni dal rifiuto.
La muta: si presenta questa ragazza assieme alla madre. È una cosa che succede abbastanza frequentemente con le matricole, quindi all'inizio non ci do peso. Se non che la ragazza non dice mezza parola, e parla solo la madre (che non c'entra molto, ma aveva un paio di mustacchi neri a dir poco ipnotici). Due chiacchiere di cortesia e scopro che la presunta matricola ha in realtà 23 anni. Mh. Mostro loro la stanza. Figlia muta, madre: "Ooooh ci piace ci piace". Mostro il balcone: "Ooooh ci piace ci piace". Mostro il frigorifero: "Ooooh bene che abbia il freezer spazioso, così può congelare le cose che le cucino". Mostro la lavatrice: "Tanto lei non avrebbe bisogno, abito solo ad un'ora e mezza, verrei il weekend a prendere la roba sporca e a portarle quella pulita", e mentre lo dice dà un bacio sulla guancia alla figlia che sorride giuliva. Io pietrificata. Appena se ne sono andate ho chiamato il proprietario pregandolo, nel caso avessero richiamato, di inventarsi qualche scusa, sennò me ne andavo io.
L'amante degli animali: in breve, questa si presenta con un cane alto quanto un cavallo e quattro dita di forfora (lei, ma forse anche il cane). Suddetto cane per farmi le feste mi salta addosso e a momenti mi stende. Vabbè. A me pure piacciono i cani, ma avrei almeno gradito un accenno alla presenza di King, nome quanto mai appropriato. Solito giro, blablabla, affronto l'argomento loppide. Se è abituato a stare da solo, visto che noi siamo fuori tutto il giorno. Se è educato, se abbaia molto, tutte le domande di rito. Al che la perla: non c'è problema per il cane, tanto starebbe sul balcone. In cui a malapena ci sta uno stendino per la biancheria, e questo animale è più mucca che lupo. Le chiedo se sia seria, che il cane può stare anche in casa. No no tanto è abituato, anzi preferisce stare fuori. Poro King. Chissà che fine ha fatto.
Il negoziatore: viene 'sto tipo, solita solfa. Avevo lasciato la porta di camera mia aperta perché girasse un po' di corrente. Basta, il tizio cambia idea: non vuole più la camera che è in affitto, ma la mia. Mentre continuo a fargli fare il giro della casa sembra non ascoltarmi e mi interrompe ogni due per tre per dirmi "Ma sei sicura che non faresti cambio?" "Quindi quella camera proprio non la lasci, eh?" "È che mi piace proprio..." "Ma tu in questa casa per quanto ancora rimarrai?". Mi sono sentita la zia ricca con il nipote che non aspetta altro che stiri le zampette per impossessarsi dell'eredità.
Ce ne sono stati altri in questi anni, ma nemmeno me li ricordo oppure erano bizzarri ma sempre nella norma di stranezza in cui ci si imbatte in questi casi.
È appena iniziata la stagione di ricerca, questa settimana ho già tre appuntamenti, se mi capita qualche altro caso umano lo scrivo. Purtroppo solo per una questione statistica non credo la scamperó.
Eh in realtà ne avrei a bizzeffe, ma raccontarle mi renderebbe a dir poco riconoscibile, e devo proteggere la mia identità segreta di protettrice di Gotham. Brevi accenni sparsi:
Le mie coinquiline presentano una tendenza elevata a conoscere gente a caso in internet e sposarsela nel giro di tre mesi. Per ora sono tre. Questi uomini esistono? All'apparenza è così, ma potrebbero anche essere cartonati.
Una mattina mi son svegliata e ho trovato l'invasor, nella forma della famiglia completa di una coinquilina, accampata in salotto. Sette persone in mutande e canottiera distese su materassi buttati sul pavimento, presumo arrivate durante la notte. Motivo della rimpatriata? "Mi mancava la mia famiglia, e allora li ho chiamati".
Quella volta in cui la coinquilina era andata a casa per l'estate, ma due giorni dopo aveva deciso di tornare senza avvertirmi. Era notte, e nella sua premura, per evitare di svegliarmi, era entrata in casa senza accendere la luce e cercando di non fare rumore. È finita che l'ho attaccata con la scopa e poi mi sono messa a piangere perché mi ero cagata sotto.
Qui in casa io non c'ero, ma una vicina di casa avevo sentito puzza di gas e aveva chiamato i pompieri, il mio coinquilino ha aperto la porta in mutande e fatto come un caimano. Insomma, non era propriamente puzza di gas quella che la vecchia aveva sentito.
Sono estasiato da cotanta belta' e vorrei tanto che tu continuassi. Se e' per la privacy, scrivimi in privato cosi potro' godere solo io di questo oro.
Spero non ti capiti mai la tipologia madrezilla "mio figlio è maschio quindi i lavori in casa li fanno le coinquiline in quanto femmine". Una mia amica si sorbì per giorni la madre del coinquilino che le piallava la fava di critiche perché lei faceva solo la sua lavatrice/si lavava i suoi piatti e non faceva la sguattera per gli altri.
Per l'amordiddio. Non nego di avere avuto coinquilini maschi chiaramente abituati a farsi pure allacciare le scarpe dalla madre, ma nessun genitore è mai arrivato a pretendere che io facessi da Cenerentola al figliol prodigo. Al massimo hanno proposto di chiamare la donna alle pulizie, perché giustamente quel marcantonio di tuo figlio si stanca a pulire due metri di piastrelle.
Alcuni non richiamano di loro, ad altri (quando vedo che non sono tipi con cui convivrei senza venire alle mani) dico subito che sto già aspettando risposta da un'altra ragazza e poi comunico al massimo il giorno dopo che è stata occupata da questa tizia immaginaria. Credo sia più accettabile di urlargli NEXT! in faccia come negli anni d'oro di MTV.
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u/[deleted] Jun 20 '17
Il solone: tipo a cui rispondo dicendo che basta lui sia un tipo tranquillo ed è ben accetto, e comincia a raccontarmi a lamentarsi di tutte le sua disgrazie. "Sai sì, sono tranquillo e non porterei nessuno a casa, non ho amici e tantomeno la ragazza, non avrei nessuno da portare. In due anni qui ho solo conosciuto un tipo ma adesso anche lui non mi chiama più". Ci ho parlato un po' perché in realtà mi dispiaceva, ma come si suol dire gli ho dato una mano e si è preso tutto il braccio, dopo una settimana in cui mi scriveva continuamente ho pensato che tanto buona, ma questo in casa non ce lo volevo. Ho cercato di dirgli che il proprietario voleva solo studenti e non lavoratori (cosa vera, tra l'altro, ma lui non mi aveva accennato al fatto che non studiasse), e apriti cielo. "Succede sempre così, vogliono solo studenti, la vita è ingiusta ecc.". Ho dovuto bloccarlo perché non accennava a fermarsi anche dopo giorni dal rifiuto.
La muta: si presenta questa ragazza assieme alla madre. È una cosa che succede abbastanza frequentemente con le matricole, quindi all'inizio non ci do peso. Se non che la ragazza non dice mezza parola, e parla solo la madre (che non c'entra molto, ma aveva un paio di mustacchi neri a dir poco ipnotici). Due chiacchiere di cortesia e scopro che la presunta matricola ha in realtà 23 anni. Mh. Mostro loro la stanza. Figlia muta, madre: "Ooooh ci piace ci piace". Mostro il balcone: "Ooooh ci piace ci piace". Mostro il frigorifero: "Ooooh bene che abbia il freezer spazioso, così può congelare le cose che le cucino". Mostro la lavatrice: "Tanto lei non avrebbe bisogno, abito solo ad un'ora e mezza, verrei il weekend a prendere la roba sporca e a portarle quella pulita", e mentre lo dice dà un bacio sulla guancia alla figlia che sorride giuliva. Io pietrificata. Appena se ne sono andate ho chiamato il proprietario pregandolo, nel caso avessero richiamato, di inventarsi qualche scusa, sennò me ne andavo io.
L'amante degli animali: in breve, questa si presenta con un cane alto quanto un cavallo e quattro dita di forfora (lei, ma forse anche il cane). Suddetto cane per farmi le feste mi salta addosso e a momenti mi stende. Vabbè. A me pure piacciono i cani, ma avrei almeno gradito un accenno alla presenza di King, nome quanto mai appropriato. Solito giro, blablabla, affronto l'argomento loppide. Se è abituato a stare da solo, visto che noi siamo fuori tutto il giorno. Se è educato, se abbaia molto, tutte le domande di rito. Al che la perla: non c'è problema per il cane, tanto starebbe sul balcone. In cui a malapena ci sta uno stendino per la biancheria, e questo animale è più mucca che lupo. Le chiedo se sia seria, che il cane può stare anche in casa. No no tanto è abituato, anzi preferisce stare fuori. Poro King. Chissà che fine ha fatto.
Il negoziatore: viene 'sto tipo, solita solfa. Avevo lasciato la porta di camera mia aperta perché girasse un po' di corrente. Basta, il tizio cambia idea: non vuole più la camera che è in affitto, ma la mia. Mentre continuo a fargli fare il giro della casa sembra non ascoltarmi e mi interrompe ogni due per tre per dirmi "Ma sei sicura che non faresti cambio?" "Quindi quella camera proprio non la lasci, eh?" "È che mi piace proprio..." "Ma tu in questa casa per quanto ancora rimarrai?". Mi sono sentita la zia ricca con il nipote che non aspetta altro che stiri le zampette per impossessarsi dell'eredità.
Ce ne sono stati altri in questi anni, ma nemmeno me li ricordo oppure erano bizzarri ma sempre nella norma di stranezza in cui ci si imbatte in questi casi.