Sono appena tornato dal mio primo proto-lavoro. A piedi.
Stavo camminado lungo il marciapiede, con le auto che mi sfrecciano affianco, in una calda giornata di Maggio, forse la prima e vera giornata di primavera qui da me.
L'asfalto affianco a me è bollente. A fatica rincaso, sbottono la mia camicia e la butto sulla mia sedia-armadio.
Sono stanco; mi cambio in un paio di jeans e maglietta. Esco in veranda: il cielo si tinge di arancio, fa caldo.
Mi siedo sulla sedia di plastica. Guardo all'orizzonte, sulle montagne piene di alberi, curve e antenne.
In me scatta qualcosa, ancora.
Dopo anni...scatta ancora. Di nuovo.
Un'idea che coltivo da molto, in maniera recondita, subdola, infernale, che non ti lascia mai pace, in un eterno autoflagello di un proposito mortale, inutile e pericoloso.
Ma proprio per questo martellante, ricorrente, distruttivo, fantastico, affascinante e catartico.
Ho 24 anni. Ho la patente B, ma non ho mai guidato molto nessun veicolo. Devo ancora ricevere il mio primo stipendio.
Sono un neo patentato (A) e già con la mia pochissima esperienza posso dirti che la sensazione di libertà che ti dà la moto è estasiante. E infatti essendo io in Svezia e la moto in Italia soffro come un cane.
Al momento se mi chiedessero se voglio scopare o la mia moto sceglierei quest'ultima.
Fai la patente per la A (quella illimitata, che già ci rientri) e vedi, lo capisci dalla prima volta che ci sali sopra, ti sentirai un povero mongolo incapace ma alla prima ventata d'aria, se arriva il sorriso, è li che capirai se ne vale la pena.
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u/MioCuggino Alfieri dell'Uomo del Giappone May 24 '18 edited May 24 '18
Sono appena tornato dal mio primo proto-lavoro. A piedi.
Stavo camminado lungo il marciapiede, con le auto che mi sfrecciano affianco, in una calda giornata di Maggio, forse la prima e vera giornata di primavera qui da me.
L'asfalto affianco a me è bollente. A fatica rincaso, sbottono la mia camicia e la butto sulla mia sedia-armadio.
Sono stanco; mi cambio in un paio di jeans e maglietta. Esco in veranda: il cielo si tinge di arancio, fa caldo.
Mi siedo sulla sedia di plastica. Guardo all'orizzonte, sulle montagne piene di alberi, curve e antenne.
In me scatta qualcosa, ancora.
Dopo anni...scatta ancora. Di nuovo.
Un'idea che coltivo da molto, in maniera recondita, subdola, infernale, che non ti lascia mai pace, in un eterno autoflagello di un proposito mortale, inutile e pericoloso.
Ma proprio per questo martellante, ricorrente, distruttivo, fantastico, affascinante e catartico.
Ho 24 anni. Ho la patente B, ma non ho mai guidato molto nessun veicolo. Devo ancora ricevere il mio primo stipendio.
Me la compro o no la moto?