Io ho una ragazza con cui mi sposerei anche domani, quindi la mia risposta è più semplice.
Quando ti sposi?
Anche subito. I soldi me li dai tu, vero?
La gente ha smesso in fretta di chiedermelo. Capisco la domanda, e la risposta è 100% sincera. Sposarsi costa e ora non posso.
<rant>
Poi sono passati a:
Quando pensate di sistemarvi e mettere su famiglia?
Siamo già una famiglia. Al massimo cerchiamo una casa più bella. No, ma intendo...
Lo so cosa intendi, mica sono scemo. Non vogliamo figli. Ehhh, adesso lo dici...
No, lo dico da 8 anni. Ma lo dici tu, devi vedere cosa ne pensa la tua ragazza
Ne ha meno voglia di me Ehhh, ma cambierete idea
Per carità, tutto può essere. Se succede ti avviso io.
Hanno smesso in fretta di chiedere anche questo. Ma qui perché sono molto stizzito nelle risposte.
Ho capito che la nostra è una posizione inusuale, ma una volta che ti dico "non vogliamo figli", perché devi impormi il tuo modo di pensare?
Ma due etti e mezzo di cazzi tuoi?
Poi cos'è quell'aria di supponenza? "Ehhhh, adesso lo dici...[ma io lo so che tu cambierai idea]". E sì, se non lo sai tu...
Che poi, basterebbe dire "Ah, va be', magari più in là cambierai idea", che potrebbe pure essere vero. Ma no, devi far capire che tu la sai più lunga di me.
Il meccanismo è molto semplice in realtà. Se sei cresciuto pensando che l'unico scopo nella vita sia far figli, è una domanda lecita. Non è una cosa privata, perché tutti a un certo punto fanno figli e perché tutti li vogliono avere.
È solo una visione limitata del concetto di vita, famiglia e quant'altro.
Molto ignorante anche, a me dà semplicemente fastidio il farsi i cazzi miei e dirmi cosa dovrei fare, ma potrebbero benissimo star infierendo su una persona che vorrebbe avere figli e non può.
ma potrebbero benissimo star infierendo su una persona che vorrebbe avere figli e non può
È un'altra di quelle cose che, paradossalmente, non viene in mente.
Ma ti dirò di più, ho visto anche la seguente scena. Un mio collega, sposato e sulla quarta decina d'anni, non ha figli. Stavamo parlando io, questo Tizio e una mia collega. A un certo punto, su un discorso del genere, dico qualcosa sul tipo "va be', ma guarda Tizio, lui non ha figli e sta benissimo!".
Ok, anche la mia è stata mancanza di tatto, perché potrebbe volerne ma non poterli avere (anche se a quel punto, io avrei già adottato da un po'). Ma lo sguardo della mia collega che mi ha fulminato è stato incredibile. Dopo, in privato mi ha detto "arrivato a quell'età evidentemente non può avere figli". Uhhhh, e chi lo dice?
Cosa divertente aggiuntiva: Tizio è l'unico sposato e accasato che ha ancora un rapporto amorevole con la moglie dopo tanti anni. Ed è l'unico senza figli. Tutti gli altri non vedono l'ora di passare tempo da soli e liberarsi della moglie.
Vero, è proprio una percezione diversa della vita.
Tizio è l'unico sposato e accasato che ha ancora un rapporto amorevole con la moglie dopo tanti anni.
Ho visto anche io esempi di questo, i figli possono essere devastanti per una coppia, così come possono essere una motivazione per restare insieme anche quando non ci si tollera più, personalmente non condivido la scelta, ma è molto comune.
I figli come collante di coppia difficilmente funzionano a lungo. L'ho visto direttamente in casa mia.
E visto che con la mia ragazza va tutto a gonfissime vele, non vedo perché dovrei devastare la coppia con un figlio. Un figlio che nessuno dei due desidera.
Poi, parliamone, un figlio è quasi obbligatoriamente devastante per una coppia contemporanea, a meno che non ci si organizzi alla grande. Non c'è più la donna a fare la casalinga, la donna non è più sottomessa e non pensa più che esserlo sia il suo ruolo. Anche l'affetto è molto diverso da quello che poteva esserci 40-50 anni fa. Una relazione è diventata un impegno reciproco, non un "tu mi dai sesso e figli, io ti do soldi".
In uno scenario del genere, far rientrare dei figli è molto più complicato. La donna non vuole più essere l'unica a badare alla prole, ha altro da fare, deve fare sacrifici alla propria vita che non è più interamente votata al fare il genitore. E i sacrifici ora si fanno in due. E, oh oh, l'uomo ha capito che fare il genitore è una rottura di cazzo perché porta via un sacco di tempo.
Chapeau per chi riesce a tenere viva una coppia egalitaria con prole annessa. Io so che non fa per me e non ci provo solo perché la società dice che dovrei.
Non escludo la cosa, come ho già detto. Ma la posizione di me e la mia ragazza è un po' più pesante del semplice "non voglio avere figli".
Un cambio di posizione così repentino lo ritengo estremamente improbabile. Manca proprio il desiderio di essere genitori da entrambe le parti, per svariati motivi che non sto a dirti.
Poi sì, ancora una volta, alla fine tutto è possibile. Dico solo che è molto improbabile. E che i figli si fanno in due, e due cambi di idea repentini sono ancora più improbabili.
Guarda, dopo il primo figlio iniziano già a fare battute/domande su quando arriverà il prossimo... risponderò "Ah, dopo la vasectomia la vedo difficile, sai?"
Mio padre ha fatto tre figli. E poteva permettersene al massimo uno. Ma che fai, non lo fai un fratello al primo? Oppure non lo fai un figlio con la tua nuova compagna che inizia a invecchiare e poi magari non può?
Ma in generale, ho molti conoscenti che hanno fatto figli in condizioni economiche che assolutamente non lo permettevano. "Poi ci si arrangia".
Mio padre con me si è arrangiato. Soprattutto dalla nascita di mio fratello. Poi non è riuscito neanche ad arrangiarsi, col terzo figlio.
Io voglio tanto tanto bene a entrambi i miei fratelli. Ma avrei vissuto mooolto meglio da figlio unico.
Avevo tutti i giochi in ritardo (se li avevo)
le gite scolastiche erano un sacrificio immane (mio fratello non le ha nemmeno potute fare tutte)
i libri scolastici tutti strausati e gli ultimi anni non ne avevo alcuni
la paghetta? lol, è scomparsa in fretta. Quindi niente manga, niente cena fuori con gli amici
vestiti nuovi ogni morte di papa
dal 2003 al 2007 e dal 2009 in poi non ho avuto internet (finché non mi sono trasferito fuori). Dovevo crackare le reti dei vicini, e non era affidabile. Un po' un casino quando fai ingegneria informatica...
Non posso saperlo, perché sulla gestione del denaro ragiono in modo molto diverso da mio padre. E immagino che questo porti anche a una valutazione delle difficoltà economiche molto diversa.
Ma mentirei se non dicessi che l'aver vissuto in una famiglia povera mi abbia segnato negativamente. Per povera non intendo che non avessimo il cibo, ovviamente. Ma più di qualche volta non abbiamo avuto il telefono. E un paio di volte anche l'elettricità.
Per carità, non ho intenzione di fare un matrimonio sontuoso invitando i cugini del trisavolo. Parenti stretti e amici cari, fine.
Però, visto che è una scusa per far festa, voglio far festa come si deve. E fare un viaggio di nozze coi controcazzi approfittando del congedo matrimoniale.
É che in italia costa troppo e per questa filosofia (giusta eh) del voler far le cose come si deve, fanno prezzi assurdi e la gente dice di si. Io mi sposerò all'estero (c.a. 300 invitati) e conto di spendere forse la terza parte di quello che spenderei in italia. In più in italia tutte le spese son cazzi degli sposi/famiglia
Da childfree quale sono, nonchè fermamente contrario al concetto del matrimonio nella sua totalità, questa gente mi causa una combo di furia cieca e trollata senza pietà. L'ultima volta è andata così:
- Oh ma tu quando ti sposi?
Per la terza volta? Guarda non so, se trovo una adatta
Ah caspita ma che giovane che sei per avere due divorzi
facciaserissima No no, nessun divorzio, sono poligamo.
...ah.
Segue faccia imbarazzata da "ma sta scherzando? E' serio? Oddio questo è strano, aiuto, voglio scappare ma non so come farlo in modo diplomatico!"
Appena le ho dato l'assist ("uh scusa, vado un attimo a salutare un amico") è sparita e non ha più rotto i coglioni tutta la sera. Ovviamente è capitato un paio di volte che gente curiosa sia venuta a dirmi "oh ma è vera la cosa della poligamia?", alchè mi son messo a ridere e gli ho detto che era tutto uno scherzo. Ero pure tentato di estendere la trollata a oltranza, potenzialmente assoldando un paio di amiche che se le conosco avrebbero accettato di fingersi mogli consenzienti; tuttavia mi ha fermato l'intenzione di provarci con un paio delle presenti, situazione in cui essere un paria sociale sarebbe stato leggermente controproducente.
Al livello più di base, l'amore è un sentimento troppo volubile per poterselo promettere nel futuro. Ho visto coppie apparentemente affiatatissime scoppiare senza preavviso da un giorno all'altro, talvolta per fattori esterni e talvolta no: come si può pensare di poterselo promettere per le prossime x decadi?
Da un punto di vista più razionale non ne vedo comunque il senso: se siamo innamorati e stiamo bene, fogli di carta e cerimonie non cambieranno la situazione. E chi pensa che senza i suddetti alla relazione manchi qualcosa dal mio punto di vista non è veramente innamorato, o in certi casi è più innamorato dell'amore che del suo partner.
Da un punto di vista personale la vedo come un'imposizione sociale: se sei innamorato devi sposarti perchè così si fa e se non lo fai verrai giudicato male dagli altri. E di natura se mi sento imposto a fare qualcosa non la faccio per principio.
Economicamente lo vedo come un enorme dispendio di risorse ed energie senza particolari vantaggi.
Religiosamente... beh, sono ateo, quindi puoi immaginarti la mia opinione.
E aggiungo che in moltissimi casi ha pure un effetto deleterio sulla relazione. Col fatto che la "chiude" in un modo più drastico che semplicemente stando assieme, moltissimi - chi più consciamente e chi meno - si sentono più sicuri di avere il partner vicino e smettono di assicurarsi attivamente che la situazione sia effettivamente così. Poi ci si stupisce quando il partner trova un'altra persona che gli da le attenzioni che non gli da più il marito/moglie e partono le corna e i divorzi.
Poi per carità, non è che questo non succeda anche a coppie di lunga data che non sono sposate, ma da quanto vedo il matrimonio ne aumenta molto la probabilità.
Posso capire il matrimonio solo se si vogliono figli e si vive in uno di quegli stati retrogradi che in questi casi rendono le cose più facili a coppie sposate che a coppie di fatto (come l'Italia, ovviamente), ma non volendo sentire nemmeno parlare di procreazione non è un problema che mi tocca.
Però tralasci il vero motivo per cui il matrimonio è nato: il contratto.
Hai agevolazioni, tutele economiche e sociali, garanzie in caso di morte del coniuge.
E non è nato neanche basato sull'amore, quella è una favoletta molto recente. È solo un modo per dire "sai che c'è? i figli li facciamo tra noi e i soldi li gestiamo assieme, mettilo per iscritto"
Poi, l'amore è volubile e si divorzia, va là, che problema c'è. Almeno finché dura hai anche le tutele associate. Dovrebbe essere più che altro più semplice il divorzio.
Ma parliamo di:
Economicamente lo vedo come un enorme dispendio di risorse ed energie senza particolari vantaggi.
A parte i vantaggi, che ho elencato...il matrimonio è una festa! È sempre una buona occasione per bere/mangiare in compagnia! Oooook, magari l'ostentazione di ricchezza non è il massimo. Ma io un festone con fiumi di vino e birra lo voglio fare (con le persone a cui tengo davvero cough cough).
Oh, e io nemmeno voglio figli eh. Però voglio sposarmi uguale. Alla fine viviamo di rituali, occasioni e cazzate del genere. Non possiamo farne a meno, i compleanni sono la stessa cosa. Finché si beve e si mangia, mi va bene tutto.
Il concetto di contratto è quanto di più lontano possa immaginarmi da quello di amore, e voglio tenere i due ben distanti.
Inoltre sono per le finanze separate. Per interessi personali frequento molti sub di hobbistica e ogni volta che gli utenti (quasi sempre uomini) si mettono a scherzare sull'incazzatura che i propri hobby provocano alle loro mogli, o sul dover chiedere alle mogli in questione il permesso prima di poter spendere per ciò che a loro piace, mi sale una tristezza che non so nemmeno descrivere a parole.
Se poi ci sono cospicue spese da fare per vivere posso capire la necessità, ma allora si stabilisce una percentuale del proprio reddito e la si mette in un conto comune, lasciando il resto a disposizione di chi i soldi li ha fatti.
Poi, l'amore è volubile e si divorzia, va là, che problema c'è.
Dai, non puoi dirlo seriamente, suvvia. Mio padre faceva l'avvocato e credo che metà dei suoi casi avessero a che fare con divorzi o casini provenienti da divorzi, e se mi sto sbagliando è per difetto.
Dovrebbe essere più che altro più semplice il divorzio.
Dovrebbe, ma non è, ed è con la situazione attuale che bisogna fare i conti.
il matrimonio è una festa! È sempre una buona occasione per bere/mangiare in compagnia!
Assolutamente si! Quelli altrui però.
Anche perchè mi dicono tutti che ai matrimoni si inciucia un sacco, e che divertimento c'è se sei già inciuciato?
Alla fine viviamo di rituali, occasioni e cazzate del genere. Non possiamo farne a meno, i compleanni sono la stessa cosa.
Se è un "viviamo" inteso come te e la tua consorte niente da dire, se lo intendi come "umanità" parla per te (*): rituali e occasioni per me hanno valore pari a zero.
*: mi rendo conto che è un'espressione brusca, ma non mi viene in mente un modo più gentile per dirlo. Ti assicuro che non lo intendo in modo antipatico¯_(ツ)_/¯
Il concetto di contratto è quanto di più lontano possa immaginarmi da quello di amore, e voglio tenere i due ben distanti
E infatti, il matrimonio è nato senza tenere in conto l'affetto. Ed è stato così fino all'altro ieri, più o meno.
Inoltre sono per le finanze separate. Per interessi personali frequento molti sub di hobbistica e ogni volta che gli utenti (quasi sempre uomini) si mettono a scherzare sull'incazzatura che i propri hobby provocano alle loro mogli, o sul dover chiedere alle mogli in questione il permesso prima di poter spendere per ciò che a loro piace, mi sale una tristezza che non so nemmeno descrivere a parole.
In linea di massima, sono d'accordo con te. Per mera praticità, trovo sia necessario e comodo condividere parte delle finanze. Dalle cavolate come la spesa a cose come affitto, mutuo, mobilio, spese impreviste, ecc. Ma non esiste che un partner metta bocca su come l'altro spenda il denaro nel tempo libero.
Dai, non puoi dirlo seriamente, suvvia. Mio padre faceva l'avvocato e credo che metà dei suoi casi avessero a che fare con divorzi o casini provenienti da divorzi, e se mi sto sbagliando è per difetto.
Dovrebbe, ma non è, ed è con la situazione attuale che bisogna fare i conti.
Va be', ma stiamo facendo pura retorica. Già oggi il divorzio è infinitamente più semplice rispetto a 20 anni fa. Ho vissuto la separazione dei miei, so quanto è un casino. Questo perché siamo legati ancora all'indossolubilità del matrimonio e alla dipendenza della donna dall'uomo. Entrambi i precetti pian piano stanno cadendo, ci vorrà solo del tempo secondo me. Spero di sopravvivere per vedere le cose andare meglio.
Assolutamente si! Quelli altrui però.
Anche perchè mi dicono tutti che ai matrimoni si inciucia un sacco, e che divertimento c'è se sei già inciuciato?
Va be', ma se sono sempre gli altri a sposarsi non vale! Prima o poi devi dare il tuo contributo alla comunità e sposarti anche tu!
Oppure dai semplicemente una grande festa a caso, va bene lo stesso.
Se è un "viviamo" inteso come te e la tua consorte niente da dire, se lo intendi come "umanità" parla per te (*): rituali e occasioni per me hanno valore pari a zero.
Intendevo proprio come "umanità", invece. Riconoscerai almeno che sei tu a essere "fuori dal coro". Da sempre l'essere umano ha bisogno di ricorrenze e rituali, non siamo cambiato molto da questo punto di vista negli ultimi 10000 anni.
Niente di sbagliato a riguardo eh, sei libero di vivere come ti pare. Io tendo a approfittare delle più stupide ricorrenze per far festa. Tu magari fai festa a caso. Se in media durante l'anno si riesce a fare festa a sufficienza, qualunque (non) sia la ragione mi basta che non ci si annoi!
*: mi rendo conto che è un'espressione brusca, ma non mi viene in mente un modo più gentile per dirlo. Ti assicuro che non lo intendo in modo antipatico ¯_(ツ)_/¯
Va là, sei /u/IronMew. Non posso dire di conoscerti, ma almeno conosco il tuo "io redditiano". Non me la prenderei mai.
Se passi da Bologna, ricordati sempre che ti aspetta una birra (o due, o tre, o quattro).
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u/srandtimenull Jun 13 '18
Io ho una ragazza con cui mi sposerei anche domani, quindi la mia risposta è più semplice.
La gente ha smesso in fretta di chiedermelo. Capisco la domanda, e la risposta è 100% sincera. Sposarsi costa e ora non posso.
<rant>
Poi sono passati a:
Hanno smesso in fretta di chiedere anche questo. Ma qui perché sono molto stizzito nelle risposte.
Ho capito che la nostra è una posizione inusuale, ma una volta che ti dico "non vogliamo figli", perché devi impormi il tuo modo di pensare?
Ma due etti e mezzo di cazzi tuoi?
Poi cos'è quell'aria di supponenza? "Ehhhh, adesso lo dici...[ma io lo so che tu cambierai idea]". E sì, se non lo sai tu...
Che poi, basterebbe dire "Ah, va be', magari più in là cambierai idea", che potrebbe pure essere vero. Ma no, devi far capire che tu la sai più lunga di me.
</rant>