Fare il genitore non è per nulla facile,inoltre,il più delle volte,(occhio a questo passaggio perché è fondamentale)impariamo ad essere genitori da ciò che a loro volta i nostri genitori ci hanno trasmesso.
Puoi anche odiare tuo padre o tua madre per come ti ha trattato ma 9 volte su 10 a tua volta ripeterai lo stesso errore con i tuoi figli.
Insomma per essere bravi genitori occorre riuscire a distaccarsi dai cattivi insegnamenti,anche indirettamente acquisiti,dei nostri genitori
Attenzione, però, a non confondere colpe e responsabilità, che sono cose diverse.
La colpa del comportamento di merda di un tuo genitore può essere dei tuoi nonni, per esempio, che erano a loro volta genitori di merda. Ma la responsabilità resta comunque dei tuoi genitori, altrimenti possiamo andare indietro fino ad Adamo ed Eva.
Capire l'origine delle colpe è utile per non serbare inutile rancore verso il proprio genitore. Ma la sua responsabilità è quella che ti impedirà, in determinate situazioni, di provare un determinato affetto.
Odiare e non amare non sono la stessa cosa. Odiare un genitore per dei comportamenti assimilati dai suoi genitori è stupido, ma non puoi costringermi ad amarlo se è stato responsabile di determinate azioni.
/u/LightFractal dimmi che per "sbagliato" non intendono "gay"...
Penso spesso a come sono stato trattato dai miei genitori quando ero piccolo e le sensazioni che provavo (sì, mi ricordo un sacco di cose da quando avevo 4 anni) e ti posso assicurare che con i miei bambini utilizzo strade completamente diverse nel gestire le varie situazioni.
Se c'è una cosa che penso spesso è quella di non dire mai una cosa come quella detta a /u/LightFractal .
È vero che mia madre a sua volta ha avuto dei genitori diciamo discutibili
ma 9 volte su 10 a tua volta ripeterai lo stesso errore con i tuoi figli.
Questo però se non ti rendi conto che il trattamento dei tuoi genitori è anomalo... in ogni caso al 100% non avrò discendenti, quindi non c'è questo pericolo.
/u/srandtimenull no, il fatto è che sono particolarmente scadente nel rapportarmi con gli altri... mi sono trasferito da qualche anno in un'altra città per lavoro, di solito mi chiama per controllare cosa faccio nel tempo libero... ieri non ha gradito il fatto che nel weekend fossi rimasto in casa anziché uscire...
Non le è mai andato giù che non fossi una persona socievole come gli altri, me l'ha sempre fatto pesare... per lei è come se fosse una mia svogliatezza (tipo studente che sta 1000 anni all'università perché non ha sbatti di studiare) anziché una vera difficoltà...
Sono certo che anche lei nella sua vita ha visto cos'è la vera solitudine, ma per motivi diversi: lei perché le veniva impedito di essere libera, io perché non sto bene con gli altri. Pur avendo provato la stessa cosa non riusciamo lo stesso a capirci, è davvero triste
Inoltre lei vorrebbe che tornassi "a casa" per lavorare (qualche giorno prima mi ha inviato una potenziale offerta di lavoro che ho rifiutato), ma francamente non ne ho voglia... la mia qualità di vita non sarà migliorata di chissà quanto da quando vivo solo, tuttavia avere una mia autonomia mi fa sentire un pochino meglio
Paradossalmente, se il problema fosse stato la tua omesessualità sarebbe stato più semplice. Sfanculata di potenza.
Invece il problema è complesso.
di solito mi chiama per controllare cosa faccio nel tempo libero
non ha gradito il fatto che <inserire qualunque attività>
Non le è mai andato giù che non fossi una persona socievole come gli altri
qualche giorno prima mi ha inviato una potenziale offerta di lavoro che ho rifiutato
Ok, mi sembra chiaro che tua madre abbia delle manie di controllo è che stia proiettando su di te la vita che non ha vissuto. Le sembra probabilmente uno spreco che tu non faccia quello che lei non ha potuto fare.
Non conosco il tuo caso, ovviamente, ma se non l'hai fatto dovresti mettere in chiaro cosa non va nei suoi comportamenti. Dirle chiaramente "cosa faccio non è affar tuo" e "non voglio tornare a casa perché lontano da te vivo meglio". Edulcora come vuoi, ma non girarci intorno.
Se l'hai fatto e sta continuando, sta chiaramente abusando di te e della tua pazienza. Smetti di rispondere se hai altro da fare, e se si lamenta dì che stavi facendo altro.
I miei consigli, ovviamente, sono a caso e provengono da uno sconosciuto che non è uno psicologo. Ma ho a che fare con persone con esperienze simili alle tue, quindi mi sono sentito di rischiare un consiglio. Che probabilmente ti avranno già dato in tanti. E che probabilmente cestinerai.
Inoltre...inizierei, fossi in te, a considerare la psicoterapia. Soprattutto perché hai evidenziato come il tuo essere poco socievole sia una difficoltà. E anche per aiutarti ad affrontare tua madre. Che, ripeto, sta assumendo un comportamento psicologicamente abusivo.
Lei non deve mettere voce su cosa fai nel tempo libero.
Finché non fai del male a te stesso o ad altri, non deve gradire o non gradire cosa fai.
Il tuo rapporto nell'ambiente sociale non è affar suo, finché non diventa un problema. E se fosse un problema, dovrebbe incoraggiarti a venirne fuori con un professionista, non star lì a criticare le tue scelte.
Lei non deve girarti offerte di lavoro finché non sarai tu a dirle che ne hai bisogno.
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u/LightFractal Coder Sep 03 '18
"Sei sbagliato, la tua vita è sbagliata"
Sarà pure sbagliata ma è la mia vita, che hai sempre giudicato e mai tentato di capire, e di certo la tua non è stata proprio un modello...
Nessun genitore dovrebbe permettersi di dire cose del genere ai propri figli